Laboratorio Chimico Deca

APPROFONDIMENTI

ACIDO IALURONICO

Che cos’è?

Glicosamminoglicano costituito da unità alternate di acido glucuronico e di acetilglucosammina, che si uniscono formando una lunga catena lineare flessibile; ha elevato peso molecolare (500÷8.000 kDa). È insolubile nei solventi organici, facilmente solubile in acqua. È contenuto in tutto il tessuto connettivo, spesso associato a proteine, e in particolare si trova nel corpo vitreo, nel cordone ombelicale, nel liquido sinoviale, pleurico, ecc. L’acido i. gioca un ruolo fondamentale nella resistenza dei tessuti e delle articolazioni a forze compressive; è anche prodotto in grande quantità durante i processi di riparazione delle ferite ed è un importante componente del fluido delle articolazioni, dove funge da lubrificante. Inoltre, l’acido i. è uno dei leganti che uniscono le cellule e fungono da barriera alla diffusione di grosse molecole tra sangue e cellule dei tessuti: la sua distruzione a opera di enzimi (ialuronidasi) rende i tessuti più permeabili e più facile la diffusibilità di sostanze sia patogene sia medicamentose. Ottenuto in quantità industriali per via microbica (tramite fermentazione di batteri del genere Streptococcus), l’acido i. trova impiego in preparazioni cosmetiche (iniettato sottocute come riempitivo delle rughe) e farmaceutiche (in particolare in chirurgia oftalmica e nella cura dell’artrite reumatoide).

A cosa serve?

L’acido ialuronico ha capacità di svolgere azione riepitelizzante sul derma e sulle mucose


SODIO ALGINATO

Che cos’è?

Il sodio alginato, sale sodico dell’acido alginico, è utilizzato nel trattamento sintomatico del reflusso gastroesofageo episodico e cronico (malattia da reflusso gastroesofageo, MRGE).

L’acido alginico è il polimero estratto dalle pareti di alcuni tipi di alghe marine brune come laminaria (Laminaria spp.) e fucus (Fucus vesiculosus e Fucus serratus). Strutturalmente è formato da acido D-mannuronico e acido L-glucuronico in percentuale variabile a seconda della fonte di estrazione. L’acido alginico ha una struttura simile alla pectina e gelifica a contatto con l’acqua: è in grado di assorbire una quantità di acqua pari a 200 volte il suo peso.

A cosa serve?

Nello stomaco, il sodio alginato reagisce con l’acido gastrico liberando l’acido alginico che in presenza di acqua gelifica. Il gel tende ad ostacolare il reflusso del contenuto dello stomaco nell’esofago. L’effetto del sodio alginato ha una durata di circa 4 ore.

Perchè l’azione di barriera del sodio alginato sia veramente efficace, l’alginato gelificato deve posizionarsi sopra il contenuto dello stomaco a formare una sorta di “zattera galleggiante“. Per favorire il galleggiamento il sodio alginato è somministrato in formulazione con bicarbonato di sodio o di potassio.
Il bicarbonato a contatto con l’acido cloridrico presente nello stomaco libera un gas, l’anidride carbonica o CO2. L’anidride carbonica inglobata nel gel dell’acido alginico lo spinge verso l’alto favorendone il galleggiamento sopra il contenuto dello stomaco e il conseguente effetto barriera. In assenza di anidride carbonica l’alginato tenderebbe a mescolarsi con il cibo e passerebbe quindi nell’intestino insieme ad esso.
La concentrazione del bicarbonato influenza la consistenza del gel di alginato (troppo gas indebolisce il gel) e la velocità di formazione del gas, che costituisce un elemento di criticità. Uno sviluppo troppo rapido o troppo lento di anidride carbonica infatti facilita la dispersione del gas e non il suo intrappolamento nel gel. Nella formazione dell’anidride carbonica ha un peso significativo anche il tipo di formulazione di alginato (solido, in compresse, o liquido, in sospensione) e la concentrazione di idrogenioni (H+) del succo gastrico che a sua volta dipende da tipo di alimenti introdotti. Tra i prodotti Laboratorio Deca con questo principio attivo possiamo trovare Deflux Plus, un integratore alimentare utile per mantenere il benessere dello stomaco e aiutare nel miglioramento delle problematiche esofagee.

Biomedicine & Pharmacotherapy 131 (2020) 110752

Protective and regenerative effects of a novel medical device against esophageal mucosal damage using in vitro and ex vivo models

  1. Agostinis et al.

 In questo studio, cellule di mucosa esofagea  sono state trattate con acidi biliari e pepsina (BSC ) per simulare un modello di MRGE . Un preparato a base di acido ialuronico (IP) ha mostrato effetti protettivi e proprietà riparative tissutali confrontati con il gruppo di controllo (Untreated); gli effetti protettivi sono stati maggiori quando l’acido ialuronico è stato somministrato contemporaneamente alla miscela BSC . 

* p < 0.05; ** p < 0.01.

Alginate therapy is effective treatment for GERD symptoms: a systematic review and meta-analysis

D A Leiman 1B P Riff 2S Morgan 3D C Metz 4G W Falk 4B French 3 5 6 7C A Umscheid 3 5 6 7 8J D Lewis 4 5 6 7

Affiliations expand

Alginate-based therapies increased the odds of resolution of GERD symptoms when compared to placebo or antacids (OR: 4.42; 95% CI 2.45-7.97) with a moderate degree of heterogeneity between studies (I2 = 71%, P = .001). Compared to PPIs or H2RAs, alginates appear less effective but the pooled estimate was not statistically significant (OR: 0.58; 95% CI 0.27-1.22). Alginates are more effective than placebo or antacids for treating GERD symptoms.

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