Laboratorio Chimico Deca

APPROFONDIMENTI

SODIO ALGINATO

Che cos’è?

Il sodio alginato, sale sodico dell’acido alginico, è utilizzato nel trattamento sintomatico del reflusso gastroesofageo episodico e cronico (malattia da reflusso gastroesofageo, MRGE).

L’acido alginico è il polimero estratto dalle pareti di alcuni tipi di alghe marine brune come laminaria (Laminaria spp.) e fucus (Fucus vesiculosus e Fucus serratus). Strutturalmente è formato da acido D-mannuronico e acido L-glucuronico in percentuale variabile a seconda della fonte di estrazione. L’acido alginico ha una struttura simile alla pectina e gelifica a contatto con l’acqua: è in grado di assorbire una quantità di acqua pari a 200 volte il suo peso.

A cosa serve?

Nello stomaco, il sodio alginato reagisce con l’acido gastrico liberando l’acido alginico che in presenza di acqua gelifica. Il gel tende ad ostacolare il reflusso del contenuto dello stomaco nell’esofago. L’effetto del sodio alginato ha una durata di circa 4 ore.

Perché l’azione di barriera del sodio alginato sia veramente efficace, l’alginato gelificato deve posizionarsi sopra il contenuto dello stomaco a formare una sorta di “zattera galleggiante“. Per favorire il galleggiamento il sodio alginato è somministrato in formulazione con bicarbonato di sodio o di potassio.
Il bicarbonato a contatto con l’acido cloridrico presente nello stomaco libera un gas, l’anidride carbonica o CO2. L’anidride carbonica inglobata nel gel dell’acido alginico lo spinge verso l’alto favorendone il galleggiamento sopra il contenuto dello stomaco e il conseguente effetto barriera. In assenza di anidride carbonica l’alginato tenderebbe a mescolarsi con il cibo e passerebbe quindi nell’intestino insieme ad esso.
La concentrazione del bicarbonato influenza la consistenza del gel di alginato (troppo gas indebolisce il gel) e la velocità di formazione del gas, che costituisce un elemento di criticità. Uno sviluppo troppo rapido o troppo lento di anidride carbonica infatti facilita la dispersione del gas e non il suo intrappolamento nel gel. Nella formazione dell’anidride carbonica ha un peso significativo anche il tipo di formulazione di alginato (solido, in compresse, o liquido, in sospensione) e la concentrazione di idrogenioni (H+) del succo gastrico che a sua volta dipende da tipo di alimenti introdotti.

MELATONINA

Che cos’è?

La melatonina è un ormone secreto dalla ghiandola pineale del cervello.
La sintesi e il rilascio di melatonina sono stimolati dall’oscurità e soppressi dalla luce. Ma la melatonina, nonché l’ormone del sonno, è prodotta anche da altri organi del corpo, principalmente dallo stomaco.
La melatonina viene prodotta dal nostro corpo; tuttavia età , stile di vita , alcol, tabacco, stress e turni di lavoro serali possono ridurre i livelli di melatonina nell’organismo. Pertanto, l’assunzione di melatonina può aiutare le persone coinvolte nelle situazioni sopra citate a ristabilire il loro ritmo di sonno e a riposare. Per la piena efficacia sono però fondamentali il corretto dosaggio e il momento della giornata in cui viene assunta.

Nella malattia da reflusso gastroesofageo (Gerd), una delle condizioni di salute più diffuse nel mondo occidentale, si fa spesso ricorso all’integrazione alimentare e negli ultimi anni la ricerca sta guardando con interesse alla melatonina, un indolo derivato enzimaticamente dall’L-triptofano che ha dimostrato di influenzare molte funzioni fisiologiche del tratto gastrointestinale tra cui secrezione, motilità, digestione e assorbimento dei nutrienti. 

La produzione di melatonina e il suo rilascio dalla ghiandola pineale è sotto controllo fotoperiodico, la sua concentrazione nell’intestino dipende principalmente dall’assunzione di cibo, ma sappiamo che la ghiandola pineale svolge un ruolo importante nella limitazione della lesione della mucosa gastrica e nell’accelerazione della guarigione dell’ulcera proprio attraverso il rilascio di melatonina endogena, che attenua lo stress ossidativo ed esercita un’azione antinfiammatoria.

La melatonina generata nel tratto gastrointestinale previene la formazione di lesioni gastriche acute e accelera la guarigione delle ulcere croniche aumentando l’attività di ossido nitrico sintasi e ciclossigenasi, che si traduce nell’aumento di ossido nitrico, prostaglandina E2 e flusso sanguigno della mucosa.
La melatonina trattiene i metaboliti reattivi dell’ossigeno, esercita un’azione antiossidante e antinfiammatoria e inibisce la formazione di metalloproteinasi-3 e -9; entrambi implicati nella patogenesi della lesione gastrointestinale e nella formazione di ulcere gastriche.

In normali condizioni fisiologiche, l’attività esofagoprotettiva della melatonina potrebbe essere in parte anche spiegata dalla sua influenza inibitoria sulla secrezione acida gastrica, con conseguente aumento del rilascio di gastrina che aumenta l’attività contrattile dello sfintere esofageo inferiore (Les), riducendo così l’incidenza del reflusso. Laboratorio Deca ha prodotto un integratore alimentare a base di melatonina, Deflux, utile per mantenere il benessere dello stomaco e aiutare nel miglioramento delle problematiche esofagee.

Ciò potrebbe implicare che la melatonina eserciti le sue benefiche azioni gastro-esofagoprotettive anche attraverso i recettori situati direttamente sulle cellule gastriche G rilasciando la gastrina, tuttavia questa ipotesi richiede ancora conferme.
Pereira nel 2006 ha riferito che pazienti con Gerd hanno mostrato una notevole remissione dei sintomi dopo l’integrazione di melatonina e L-triptofano. La remissione clinica dei sintomi era paragonabile a quella registrata nei pazienti trattati con Ppi come l’omeprazolo, ma senza alcun significativo effetto collaterale.

Due studi suggeriscono che la melatonina può essere più o meno efficace di omeprazolo 20 mg nel ridurre i sintomi correlati al Gerd. Uno ha esaminato 3 mg di melatonina al giorno, l’altro 6 mg di melatonina in combinazione con diverse vitamine e aminoacidi. L’unico effetto collaterale osservato in quest’ultimo studio era la sonnolenza. Ciò potrebbe rappresentare un “vantaggio” dal momento che la scarsa qualità del sonno è uno dei fattori comuni in chi soffre di malattia da reflusso; sebbene vi sia questa influenza bidirezionale tra disturbi del sonno e Gerd, le prove sulla terapia per il targeting dei disturbi del sonno sono attualmente scarse.

IL REFLUSSO GASTROESOFAGEO

La malattia da reflusso gastroesofageo si verifica quando i succhi gastrici vengono in contatto con la parete dell’esofago, provocando bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido; si presenta con sintomi cosiddetti “tipici” (bruciore retrosternale, ossia dietro il petto, e rigurgito acido in bocca) oppure con sintomi “atipici”. 

La reflusso gastroesofageo in un individuo può sorgere per diversi motivi.

1 – Ernia iatale

È possibile che sia una diretta conseguenza di un altro disturbo del sistema digestivo: l’ernia iatale.L’ernia iatale è provocata dalla fuoriuscita di una porzione dello stomaco attraverso un foro (detto iato) situato sul diaframma.
Può avvenire che questa condizione patologica incida negativamente anche su altri aspetti dell’apparato digestivo, causando problemi a livello del cardias.
Il reflusso gastroesofageo può essere causato da processi infiammatori come l’esofago di Barrett o l’infezione da Helicobacter Pylori.
Ancora, può originare da patologie che compromettono gravemente le funzionalità del cardias, come tumori o lesioni (cisti, ulcere o noduli).

2 – Scorretta alimentazione

Come tutte le patologie riguardanti l’apparato digerente, anche il reflusso gastroesofageo è strettamente connesso col tipo di alimentazione e lo stile di vita dell’individuo.
Un’alimentazione scorretta, l’abuso di cibi grassialcolcaffè o uno stile di vita troppo sedentario possono causare scompensi tali da degenerare in reflusso gastroesofageo.

3- L’eccessivo uso di farmaci gastrolesivi;

4- Il  fumo;

5 – Lo stress.

Esistono diversi tipi di rimedi per il trattamento del reflusso gastroesofageo.
Le soluzioni variano caso per caso ed è importante consultare lo specialista in modo da intraprendere il percorso più appropriato.

In alcuni casi, è sufficiente un cambio nello stile di vita, accompagnato ad una dieta equilibrata per far retrocedere il disturbo. 

Se ciò non dovesse bastare esistono due differenti soluzioni, la terapia farmacologica e l’intervento chirurgico. 

Tra i prodotti proposti da Laboratorio Deca per il riflusso gastroesofageo figura Deflux Forte, un integratore alimentare a base di Condroitin Solfato. Deflux Forte è un preparato (senza glutine e senza lattosio) formulato ed ideato per contrastare la MRGE sia quando questa è di tipo erosivo (esofagite da reflusso) sia quando ai sintomi tipici del MRGE non sono associati ad un danno tissutale esofageo (NERD=reflusso gastroesofageo non erosivo). L’azione principale è quella di proteggere e ripristinare il danno tissutale (ove presente) della mucosa esofagea.

Alginate therapy is effective treatment for GERD symptoms: a systematic review and meta-analysis

D A Leiman 1B P Riff 2S Morgan 3D C Metz 4G W Falk 4B French 3 5 6 7C A Umscheid 3 5 6 7 8J D Lewis 4 5 6 7

Affiliations expand

Alginate-based therapies increased the odds of resolution of GERD symptoms when compared to placebo or antacids (OR: 4.42; 95% CI 2.45-7.97) with a moderate degree of heterogeneity between studies (I2 = 71%, P = .001). Compared to PPIs or H2RAs, alginates appear less effective but the pooled estimate was not statistically significant (OR: 0.58; 95% CI 0.27-1.22). Alginates are more effective than placebo or antacids for treating GERD symptoms.

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